Autovettura difettosa: quando si ha diritto alla risoluzione contrattuale?

Il Codice del Consumo prevede rimedi primari (riparazione o sostituzione) e secondari (riduzione del prezzo o risoluzione). Il consumatore deve optare prioritariamente per il ripristino del bene ma, anche nel caso in cui questo sia possibile e non eccessivamente oneroso, ma il venditore non vi provveda entro un congruo termine, egli può agire per la riduzione del prezzo o per la risoluzione del contratto, pur in presenza di un difetto di lieve entità. Infine, la riparazione e la sostituzione di un bene non conforme devono essere effettuate senza spese a carico del consumatore, entro un lasso di tempo ragionevole e senza notevoli inconvenienti.

Questo è quanto ha deciso la Corte di Cassazione con l’ordinanza 7 febbraio 2022, n. 3695