Alcooltest inattendibile se effettuato diverse ore dopo l'incidente.

"No al reato di guida in stato di ebbrezza qualora l'alcoltest sia effettuato diverse ore dopo il sinistro se non è accompagnato da elementi indiziari dello stato di alterazione al momento dell'evento".È quanto stabilito dall Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione del 27 settembre 2019, n. 39725.
Nella fattispecie, l'alcoltest era stato effettuato dopo diverse ore dal momento dell'intervento delle Forze dell'ordine sul luogo del sinistro nel quale l'imputato era rimasto coinvolto. La positività dell'esame alcolimetrico, con un andamento ascendente, essendo la prima misurazione pari a g/l 0,95 e la seconda pari a g/l 1,05, non era in grado di indicare, all'atto dell'accertamento del tasso alcolico, di avere assunto alcool dopo il sinistro e prima del test.
Secondo gli ermellini, il rilievo dell'incremento della dose ematica di alcool a quella distanza di tempo dall'ultima possibile assunzione era ritenuto dal ricorrente incompatibile con la regola scientifica, espressa dalla curva di Widmark, al fine di giustificarne la compatibilità con la ricostruzione assunta.
La giurisprudenza ha precisato anche che il decorso di un intervallo di tempo di alcune ore tra la condotta di guida incriminata e l'esecuzione del test alcolemico rende necessario, verificare, ai fini della sussunzione del fatto in una delle due ipotesi di cui all'art. 186, comma 2, lett. b) e c), cod. strad., la presenza di altri elementi indiziari (Cass. pen., Sez. IV, 17 novembre 2014, n. 47298).