Corteggiamento ossessivo: è reato di molestia

Questo è quanto stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione, sezione V penale, con la sentenza 9 dicembre 2020 - 1° marzo 2021, n. 7993.
A parere della Suprema Corte, dunque, “configura il reato di molestie un corteggiamento ossessivo e petulante, volto ad instaurare un rapporto comunicativo e confidenziale con la vittima, manifestamente a ciò contraria, realizzato mediante una condotta di fastidiosa, pressante e diffusa reiterazione di sequenze di saluto e contatto, invasive dell'altrui sfera privata, con intromissione continua, effettiva e sgradita nella vita della persona offesa e lesione della sua sfera di libertà”.